Quando mi sono trovato a costruire questo modello, un  HOTCHKISS H 39 (un vecchio kit non più in produzione), decisi di valorizzarlo al massimo delle mie possibilità e capacità.

Con la giusta documentazione mi misi a studiare sia i particolari interni che quelli esterni.

Poi mi misi al lavoro.

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Premetto che alcune tecniche le ho sperimentate, nel vero senso della parola, proprio in questo carro per cui ho rischiato un po’. Alla fine pare che sia andata bene.

Il modello è stato dettagliato con semplici fogli di plasticard (spessore 05, 1 ed 1,5 mm.) e stucco bicomponente e stucco da modellismo normale.

Le modifiche si  limitano a portelli autocostruiti con maggiore cura rispetto agli originali.

L’effetto fusione delle parti che dovevano riprodurre questo tipo di superficie è stato ottenuto con una tecnica di nuova (almeno per me ) concezione.

Con una mola montata sul mini trapano ho trattato tutta la superficie evitando la scritta in rilievo. Non forzare troppo.

Poi ho usato del diluente nitro con un vecchio spazzolino da denti ed ho testurizzato tutta la superficie picchettando con le setole rigide la parte interessata.

Se l’effetto risulta eccessivo basterà ripassare il tutto con dello stucco diluito a pennello o con un po’ di colla normale.

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Gli interni sono quelli della scatola integrati con parti autocostruite sempre in plasticard e sempre facendo riferimento alla documentazione tecnica del mezzo autentico .

Alessandro Artico